Il 'Xingu 11' – Protesta contro la criminalizzazione della lotta contro Belo Monte. Non passeranno!

Il ‘Xingu 11’ – Protesta contro la criminalizzazione della lotta contro Belo Monte. Non passeranno!

Não passarão!

Non passeranno!

“Durante l’evento, la Polizia Civile del Pará, una regione al nord del Brasile, ha chiesto la carcerazione preventiva di 11 persone accusate di partecipare alle proteste contro la costruzione della diga di Bello Monte. Tra gli imputati nell’inchiesta ci sono membri e organizzatori del Movimento Xingu Vivo para Sempre, un prete che pregava la messa, una suora, un pescatore che ha avuto la sua casa distrutta dal Consorzio pochi giorni prima, i missionari della causa indigena e un documentarista di São Paulo. Senza prove, il gruppo di società responsabili della diga (CCBM) accusa queste persone di rapina, formazione di banda e disturbo della pace, tranne altri crimini. ”

Movimento Xingu Vivo para Sempre  (http://www.xinguvivo.org.br/2012/06/26/policia-pediu-prisao-preventiva-de-ativistas-contra-belo-monte/)

Ad ogni azioni loro, reagiremo. La persecuzione degli attivisti che lottano contro la costruzione della diga di Belo Monte ci spinge a riflettere su ciò che, in realtà, sta accadendo in Altamira, paesino ad ovest del Pará. La resistenza dei gruppi che sostengono Xingu Vivo ha provocato l’apertura alla luce della violenza e delle persecuzioni emanate dal consorzio di costruzione di Monte Belo, Norte Energia e della Polizia di Stato, che ha ordinato l’incarcerazione preventiva di undici persone collegate alla lotta nel Xingu.

Dal 13 al 17 Giugno, una media di 300 persone hanno partecipato alla riunione Xingu+23 nella comunità di Santo Antonio, a 50 chilometri d’Altamira. Uno degli obiettivi era quello di ravvivare lo spirito di resistenza dimostrata dal popolo della Amazonia, che 23 anni fa, fermò la costruzione della diga. Oltre a questo, un grido si è formato in gola. Il grido è: “La Rio+20 non ci rappresenta”. L’incontro Xingu+23 ha cercato di modi e strategie per prevenire Belo Monte dalla fase di costruzione, oltre a dare visibilità per le comunità locali pregiudicate – pescatori, popolazioni indigene e altri – , in contrasto con il cinismo del governo brasiliano.

Il cosiddetto sviluppo sostenibile del Norte Energia, ‘vendute’ attraverso massicci investimenti nei media di massa, non riflette la verità sul scenario della costruzione della diga. Mentre Belo Monte è descritto dalla pubblicità del Governo come un sogno, è in realtà un incubo per chi deve convivere con la sua realtà. Dal momento dell’inizio della costruzione, Altamira ha avuto subito una esplosione demografica (da 95 mille abitanti a 195 mille) e di conseguenza ha visto la speculazione vera e propria dello Stato, un aumento dei prezzi alimentari, un incremento degli incidenti e degli indicatori della violenza, mettendo in evidenza l’omicidio, ed un aumento terribile di 160% nel numero di vittime di stupro. Mentre questi problemi erano già stati previsti, sono stati peggiorati dal fatto che il consorzio non ha rispettato le condizioni di costruzione.

Una protesta contro la repressione e in solidarietà con le vittime del alleanza tra il governo brasiliano e le aziende private, rappresentate da società di costruzione importanti – Odebrecht, Camargo Correa e Andrade Gutierrez -, si svolgerà questo Giovedi, 5 giugno, di fronte all’edificio del ex-DEOPS (Departamento Estadual de Ordem Política e Social), centro di indagine e tortura della polizia di stato durante la dittatura militare in Brasile, ora chiamato Museu da Resistencia, vicino alla stazione Luz, a São Paulo.

Perché la protesta davanti al DEOPS in solidarietà con le vittime di persecuzione politica nel Xingu? Perché la nostra democrazia attuale espone modelli simili al periodo passato militare. Cioè, come se non è già abbastanza grave che il governo brasiliano sta facendo rinascere un piano concepito sotto il periodo militare, questo governo detto “democratico” persegue anche chi si oppone ai suoi piani. Coloro che sono stati perseguitati in passato, sono ora i persecutori. Essi chiedono l’incarcerazione degli attivisti che osano protestare contro un progetto di R$ 30 miliardi (circa 13 miliardi di euro). Questo fa parte dei piani del governo brasiliano per la crescita economica, ad ogni costo. In nome del “interesse nazionale”, che distrugge qualunque cosa che si trova sulla loro strada. Questo Giovedi, scendete in piazza contro la persecuzione e la repressione politica che ci spoglia della nostra libertà in questo sistema danneggiato.

Hoje, amanhã e Semper, Somos Todos Xingu!

Oggi, domani e sempre, siamo tutti Xingu!

Quando:
Giovedi, 5 giugno alle ore 17:30 (SP-BR)
Dove: riunione al parco Luz, centro di São Paulo
Che cosa: raggiungere a piedi l’edificio ex-DEOPS alle 18:30 (SP-BR)

Evento: https://www.facebook.com/events/261332067304631/

Informazioni di contatto
ocupasampa@riseup.net
Luiza Damigo / ufficio stampa +55 (11) 8504 4145

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